domenica 15 giugno 2025

Tracce di pensieri meridiani, di Pasquale Vitagliano.

 













Tracce di pensieri meridiani

 

C’è bisogno che qualcuno (ri)costruisca un pensiero (e un’azione) meridiano al femminile, così come Le Cicale Operose stanno facendo con la figura di Beatrice Hastings e la cultura europea. In realtà, qualcuno ci sta già provando, magari senza questo esplicito obiettivo. È il caso della ricerca che Sergio Sichenze sta portando avanti con la figura Maria Occhipinti. Ne è nato un primo quaderno, grazie a Lucia Papaleo, a Stefano Iori e alla Corte di Poeti di Mantova. L’infinita poesia di una vita. Maria Occhipinti, donna di Ragusa e del mondo, questo è il titolo di un libricino collettaneo che è utilissimo per conoscere la storia piccola ma straordinaria di questa donna del Sud. Anarchica e antimilitarista, si oppose con il Movimento Non si parte! persino all’arruolamento forzato voluto dal Governo Badoglio tra il 1944 e 1945 per ricostituire l’esercito colli-belligerante nel nuovo fronte a fianco degli Alleati. Dovette subire la calunnia di non volere la Liberazione e venne anche arrestata, benché fosse incinta, e incarcerata a Ustica. Scrittrice autodidatta, riuscì a farsi apprezzare fino al riconoscimento del Premio Brancati nel 1976.

Altre sarebbero le figure di questa “altra metà” del Pensiero Meridiano. Alcune le abbiamo già richiamate in precedenti frammenti. Qui, ne vorrei ricordare altre due: la fotografa e regista Cecilia Mangini, autrice di una perla sconosciuta del cinema antropologico come Stendalì – Suonano ancora girato nel 1960 nella Grecia Salentina per raccontare il rito dei canti funebri, e scritto da Pier Paolo Pasolini. Infine, Liliana Rossi, musicista e militante comunista foggiana, cui Michele Placido ha dedicato il film Del perduto amore nel 1998.


Pasquale Vitagliano