domenica 27 aprile 2025

Libertà vo cercando, di Lucio Macchia.

 

Libertà vo cercando, di Lucio Macchia

« Ti proclami libero? – Voglio tu mi dica i tuoi pensieri dominanti, non che sei sfuggito ad un giogo. […] Libero di che cosa? Che importa ciò a Zarathustra? Ma l'occhio tuo deve annunciare sereno: libero per che cosa?»

(F. Nietzsche)

 

Libertà vo cercando era il titolo di un seminario condotto da Sandro Gindro al teatro Eliseo nel 1986. Ero un giovanissimo studente di ingegneria e quegli incontri ebbero un impatto enorme sulla mia formazione. In quell'affascinante chiasmo di psicanalisi, letteratura e filosofia, l'idea di "libertà" assumeva un connotato per me nuovo. Incredibilmente affascinante. Un viraggio netto verso una visione individuale che andava dischiudere uno scenario complesso, inafferrabile. Come individui, nella ricerca della libertà, ovvero di se stessi, ci si imbatte nel deserto dell’oltrepassamento dei valori, nella solitudine, nell'enigma del desiderio. Sartrianamente condannati ad una libertà di cui va reperito il senso, l'enfasi si sposta dal “liberi da cosa” al “liberi per cosa”. Da una visione antitetica, oppositiva ma, proprio per questo, chiara e condivisibile, ad una affermativa ma problematica e sprofondata nella singolarità individuale. Libero per cosa? È la domanda intorno alla quale ogni ricerca personale disegna le sue traiettorie. È la domanda radicale che apre al nietzschiano sì alla vita che è la quintessenza dell’essere liberi. Cercare la libertà è confrontarsi con la possibilità di incarnare la propria singolare differenza, di aderire lacanianamente al proprio desiderio autentico. È una scelta radicale che comporta il prezzo di un’esistenza collocata fuori dalla protezione del rassicurante ombrello del discorso dell’Altro, in cui non può mai esservi autentica libertà. In ciò risiede la verità scandalosa ed elementare che ogni narrazione di libertà collettiva, con bandiere e vessilli, è in fondo un fantasma che cela la tragica evidenza che gli uomini fuggono la libertà come fuggono la vita, aderendo a feticci e sembianti che rassicurino e uniformino. L’anelito alla libertà viene ritualizzato nelle stesse società che, con la loro natura di onnipresenza banale e carceraria (Baudrillard) contrastano in tutti i modi l’individuazione. Libertà vo cercando. Per che cosa? Per farne me stesso.


Immagine: Delacroix