Aldo Galeazzi legge, per la rubrica Voci, a sua cura, The stolen Lands (Le terre rubate), di Beatrice Hastings (1932).
La poesia è stata pubblicata nel volume Beatrice Hastings in full revolt, (a cura di) Diotaiuti, Tortora, Le Cicale Operose, 2020 ed è tratta dal periodico The Straight Thinker, edito da Beatrice Hastings, Londra, 1932, traduzione di Matilde Cini.
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In questa poesia anticolonialista, dura invettiva contro la politica coloniale dell'Impero britannico, Hastings fa appello alle donne nel seguente passo:
Giratevi a guardare! C’è un’ombra alla vostra porta.
È l’ombra delle donne che trattengono il respiro
con furia che mai preavvisa e non perdona.
L’ombra delle madri,
di cinquanta milioni di madri
con un figlio affamato sul cuore.
Non pensate di domare la Voce di quelle ribelli!
Tutti i vostri soldati non serviranno.
Non i vostri incrociatori, cannoni o gas,
non prevarrà la distesa della terra devastata, non vi proteggerà
quando le donne si alzeranno in piedi.
Quando avrete sganciato la vostra ultima bomba sulle terre soggiogate,
dovrete rimettere il piede a terra e camminare.
La morte vi braccherà nell’erba, fra le pietre!
Paura avrete di mangiare, o bere, o chiuder gli occhi.
Non oserete chinarvi a raccogliere ciò che vi cadrà di mano,
nell’anno delle Donne,
le donne dalla pelle oscura,
quando il velo getteranno via.
Buon ascolto.
Nella foto: Cecil Rhodes
https://it.wikipedia.org/wiki/Cecil_Rhodes